Doom Patrol

La DC se la cava molto meglio con le serie rispetto che coi film. L’ha dimostrato diverse volte e ora ci ha proposto Doom Patrol che…è la storia di un gruppo di supermostri più che supereroi; ma che io non conoscevo perchè non sono un appassionato di questo universo narrativo. Fondamentalmente mi piaceva il trailer e gli ho dato una chance.

Cinque personaggi (quattro più uno) uniti dal fatto di essere incapaci di convivere con le persone normali, avere un qualche potere e di essere immortali si ritrovano a convivere in una specie di ospedale per gente del loro tipo tenuta da un vecchietto gentile di nome Ciff. I loro coloriti caratteri e i loro enormi superproblemi (molto più ampi dei loro problemi) sono una sfida continua. Sfida che peggiora con l’arrivo di Mr Nobody. Questo soggetto è una specie di super-cattivo fuori scala che pare essere praticamente onnipotente o con limiti molto ridotti. Nobody ha obietivi ambigui; ma non è un cattivo classico anche perchè lui percepisce la realtà in modo diverso (è la voce narrante della serie per esempio, e tutti lo sanno che è lui che parla, lo sentono davvero). Questo soggetto rapisce il buon Ciff e il gruppo si ritrova a doversi gestire da solo. Essendo mostruosi, folli e casinisti di natura combineranno un guaio dopo l’altro, anche se nel mentre salveranno il mondo almeno una volta, e nel susseguirsi delle vicende cercheranno di salvare il loro mentore. Nonostante la potenza di certi soggetti il viaggio e i successi dei protagonisti saranno perlopiù intimi e parleranno del loro riuscire a far pace con se stessi e i loro atroci passati.

Serie bellissima, senza ‘se’ e senza ‘ma’. Anzi c’è un ‘ma’, uno solo che vi dico dopo. Con la scusa dei supereroi si fà un prodotto che è un dramma psicologico a forti tinte dark. I protagonisti non sono fichi, non sono da invidiare, sono mostri tormentati tanto nel corpo quanto nell’animo. L’approfondimento è spettacolare così come lo sviluppo di ogni singolo personaggio. Il tutto è condito da una pesante dose di ironia e surrealità che rende il prodotto delizioso. Non ci si annoia ne stanca mai di vedere Doom Patrol. Oltretutto la serie è seguibile a se, alla fine dei suoi 13 episodi si sà tutto il necessario e non è servito sapere niente dell’universo DC, manco chi sia Superman. L’unico problema è il finale. La serie arriva ad una conclusione; ma non è degna. Per quanto in linea col narrato…è forse troppo frivola, troppo semplicistica, a tratti quasi forzata. Come se non si sapesse cosa fare per fermare un personaggio onnipotente (e sfido io). Inoltre forse vuole lasciare spazio ad un seguito ma lo fà in un modo che scontenta un pò. Certi archi narrativi li si voleva veder finire!

Dovrei elencare ogni personaggio, lo sò; ma sono tutti bravi, e tanto. Il peggiore è Cyborg; ma gli altri sono davvero capaci e fra loro si può anche citare il mai troppo amato Brendan Frezer!

Gli effetti speciali ci sono e sono decenti senza strafare. Sono necessari in una serie del genere; ma non sono miracolosi. In diversi punti si nota che i protagonisti indossano costumi più che essere mostri; ma ci si passa sopra perchè sono comunque costumi ben fatti. La regia stessa certe volte stupisce.

La colonna sonora è fantastica. Azzeccata sempre, coinvolgente, semplicemente giusta. Grande lavoro.

Un must see per chiunque non voglio solo le botte, perchè di botte non ne vedrà; ma di bei personaggi con supercasini invece si!

PORC! bello ma la fine?

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