The Fall

Un trip

Questo film è poco conosciuto, in effetti mi è arrivata la sua nozione per una via abbastanza traversa che mi ha portato a guardarne il trailer. Guardatelo. E’ un trip di cose che accadono, colori, fatti che non sembrano minimamente legati tra loro. Ti acchiappa appunto, non ci capisci praticamente niente e per questo ti incuriosisce tanto. Tanto è bastato per spingermi a cercarlo e vederlo.

Albori del cinema, India. Uno stuntman cade durante una delle sue evoluzioni e si ferisce abbastanza gravemente alla schiena, viene ricoverato in un ospedale locale dove stà anche tanta altra gente. Tra questi c’è una bambina che si è rotta un braccio cadendo da un’albero. In quanto bambina è vivace, piena di fantasia, non stà mai ferma in un posto e và in giro attaccando bottone con tutti. Normale che, prima o poi, la giovane trovi l’uomo e parli anche con lui. Questi inizia a prenderla in simpatia e a raccontarle una storia, una specie di fiaba onirica e particolare; ma la intervalla sempre di piccoli compiti. Per poter andare avanti nella storia la bambina do vrà fare questa o quella piccola cosa. La storia però è bella, cinque eroi che vengono dai quattro angoli del mondo vittima della tirannia di un perfido regnante si uniscono come invincibile team per riscuotere la loro vendetta sullo stesso. Dovranno attraversare tutto il mondo per giungere allo scontro finale che avrà ripercussioni anche sul narratore e la sua piccola spettatrice influenzando le loro scelte nel bene e nel male.

Come ormai si è capito: quando mi tengo sul vago lo faccio per non spoilerare troppo. La trama inoltre non è particolarmente articolata quindi il poco che c’è da scoprire non voglio strapparvelo via. La storia è tutta metaforica, se non si fosse capito e il film parla di depressione perlopiù, per questo il titolo: “La caduta” che quindi non è solo fisica, del protagonista. I personaggi sono semplici, oltre ai protagonisti c’è poco da ricordare seriamente le due storie, in se, non sono neanche così avvincenti. Certo la parte avventurosa e di fantasia è un’ottima idea per tenere su altrimenti un film che parlava di malati e di ospedali e sarebbe quindi risultato soporifero. Così, invece, non ci si annoia mai.
Il finale l’ho trovato chiarissimo, mi ha ricordato quei cartoni animati che vedevo da piccolo, che avevano sempre la morale in fondo. Non è qualcosa di stupefacente e certo ci si poteva aspettare di più; ma non è così sbagliato. Anzi per il messaggio che voleva trasmettere direi che è giusto così.
In certi punti questo film ricorda :”La storia fantastica” ci sono due persone che raccontano e scene della storia, si intervalla, cresce, c’è un sacco di magia e si impara qualcosa sul fuori; ma non posso dire che è allo stesso livello di intrattenimento sebbene questo sia più profondo.

Gli attori, come detto, perlopiù non sono che comprimarietti da poco. Gli unici che recitano davvero sono l’uomo e la bambina e quest’ultima è stata davvero brava. Riesce a fare tenerezza a commuoverti, è adorabile. Il vero protagonista ha un ruolo più semplice; ma non è poi malaccio neanche lui.

Passiamo al pezzo forte del film. Gli efetti speciali ci sono; ma sono semplici, quasi roba da circo non c’è molto da fare al computer….MA
Le scenegrofie sono da mozzare il fiato. Posti bellissimi (e veri perlopiù) dai quattro angoli del globo, panorami da stenderti e lasciarci il cuore. Posti naturali, posti strutture costruite dall’uomo che vorresti visitare immediatamente…è tutto splendido! In più le coreografie di molte scene, messe sotto forma di ballo sono veramente ben fatte. A un certo punto c’è una specie di musical tribale che è fantastico, o la “danza dei preti” sono tutte cose incantevoli come i molti, bizzarri, articolatissimi costumi che si vedono lungo la proiezione e sono uno più fantastico dell’altro.

Tutto questo si combina con un’ottima regia, un montaggio eccellente, giochi d’inquadratura ben studiati creando una sinergia tale che anche se il film non avesse nome titolo o storia sarebbe un piscere comunque vederlo perchè è una soddisfazione intensa, molto al di là della narrativa, pura visione ottenuta senza spendere miliardi in 3d fracassoni.

Che dire? Forse non è per tutti i palati. forse la storia non vi farà sospirare e sognare (anche se potrebbe farvi riflettere); ma rimane comunque un piacere che sono contento di non essermi perso.

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